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Gli aiuti statali a imprese e famiglie nella pandemia (R.T. 4 maggio 2020)

4 maggio    " Gli aiuti statali a imprese e famiglie nella pandemia "

Oltre 70 partecipanti sono rimasti incollati al loro computer per oltre due ore , moltissimi soci ma anche presidenti di altri Club e PDG, per seguire sulla piattaforma Zoom la relazione del nostro socio Saverio Belviso sugli aiuti messi in campo dal governo, in questo periodo di pandemia, per imprese e famiglie.

Sollecitato dalle argute domande del socio Antonio Caterino, moderatore della serata, che non ha mancato di evidenziare come i decreti governativi siano scritti in un linguaggio a dir poco discutibile, Saverio Belviso entra subito in argomento con una carrellata sulle varie misure emanate dal governo. Con chiarezza e profonda competenza professionale, Saverio spazia tra i meandri di provvedimenti spesso comprensibili solo agli addetti ai lavori. Non manca di sottolineare come sembri inopportuna la richiesta del presidente del Consiglio alle banche di un atto di amore ( qualche giornalista ha detto, con un pizzico di ironia, che non si può chiedere amore a chi è abituato a fare solo sesso).

Agghiacciante, poi, la stima di Saverio Belviso su possibili 100.000 disoccupati nella sola provincia di Bari. Nè è di minore impatto la affermazione che, in definitiva, il governo ha messo in campo quello che Saverio definisce una "potenza di fumo", mentre in altri paesi vengono erogati aiuti concreti.

Nonostante la complessità degli argomenti, la serata è stata molto piacevole, grazie anche a qualche vecchia reminiscenza televisiva inserita da Antonio Caterino e si è conclusa con un messaggio, da parte di Saverio, di speranza e di fiducia nella possibilità di ripresa, anche con il contributo delle varie competenze messe in campo dai rotariani nella nobile e insostituibile ottica del servizio.

Francesco Giordano

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Rotary ed il Terzo Settore (R.T. 27 aprile 2020)

Lunedi 27 aprile   " Rotary e il Terzo Settore : case history "




Imprescindibile e forte è il legame che unisce il Rotary all’azione nel terzo settore, all’impegno che ogni socio profonde nella realizzazione di progetti di pubblico interesse a diversi livelli, da quello locale fino alla scala internazionale. Tale legame ha costituito il filo rosso conduttore della serata del 27 Aprile, dal titolo “Rotary ed il Terzo settore: case history”, un dibattito di grande rilievo e interesse svoltosi attraverso l’intervento di illustri relatori.

Ad aprire i lavori, con la preziosa moderazione del nostro socio Stefano Vianello, il dott. Stefano De Benedetti, AD della valdostana Seva Srl, e il dott. Bruno Pampaloni, anch’egli in rappresentanza della Seva For Africa Onlus. E toccato poi alla giovane ingegnere Elena Bertolotto illustrare nel dettaglio i contenuti del loro progetto per la Africa. “Donare un impianto fotovoltaico è come donare una mucca al posto del latte”, una frase che racchiude in sé la preziosità della risorsa sole nel continente africano. 

L’energia elettrica prodotta dai raggi solari è “pulita” e gratuita. Lì dove mancano cibo, acqua potabile e un razionale sistema idrico-sanitario, bisogna assicurare la produzione di energia. La Seva Srl, attraverso un consistente impegno umanitario, produce e fornisce impianti fotovoltaici stand alone distribuiti sul territorio che sostituiscono i costosi e inquinanti gruppi elettrogeni a gasolio.

Di pari rilievo l’intervento del nostro socio Enzo Carriero, da tempo impegnato come volontario dell’Opera San Nicola OdV, associazione che da più di 15 anni è attiva nel territorio di Bari a favore dei più deboli e dei bisognosi per la realizzazione di opere di sostegno educativo, sociale e caritativo.

Una serata bella, piacevole e pienamente nel solco della tradizionale progettualità rotariana a favore delle comunità territoriali, arricchita dalla presenza di numerose autorità rotariane, dal governatore Sergio Sernia a numerosi PDG, e di numerosi soci, e anche di presidenti di altri Club, come si usa dire “distanti ma uniti”.

                                                   Francesco Giordano

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Celebrazione dei 40 anni del Club Bari Sud

2 Marzo 2020     Celebrazione dei 40 anni del Club Bari Sud

“40… ma non li dimostra.”

Quante volte abbiamo sentito questa battuta consolatoria rivolta a qualcuno in crisi  per l’inesorabile passare del tempo! Ebbene, potremmo dire la stessa cosa per il nostro Club, che quest’anno ha tagliato il nastro dei primi quarant’ anni di attività, conservando intatto il  vigore e la voglia di operare. Quarant’anni densi di iniziative, di service, di traguardi raggiunti, festeggiati nella splendida cornice del salone dell’Hotel Palace con la partecipazione di tantissimi soci. Presenti  anche alcuni dei soci fondatori e numerosi PDG, la serata è iniziata col discorso del Presidente Roberto Scaravaglione, che ha ricordato le tappe fondamentali della lunga vita del Club sottolineando come questo importante anniversario debba costituire “l’occasione per un forte richiamo ai principi che sono a fondamento del nostro sodalizio e per rinnovare l’impegno a testimoniarli quotidianamente nella vita”.

Ad arricchire la serata, un bel momento conviviale vissuto in quel clima di serenità e di amicizia che rappresenta da sempre il tratto distintivo del nostro sodalizio e che serve a rinvigorire, qualora ce ne fosse bisogno, il nostro entusiasmo e il senso di appartenenza ad una grande famiglia internazionale.

Francesco Giordano

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Tavola Rotonda “ Adolescenti e Famiglie oggi: la trasformazione dei vincoli tra genitori e figli”

20 Febbraio 2020   Tavola Rotonda “ Adolescenti e Famiglie oggi: la trasformazione dei vincoli tra genitori e figli”.

Interessante interclub organizzato dal RC Bari Ovest con i RC Bari Sud e Bari Castello su un tema di estrema attualità. A discutere dei cambiamenti nei rapporti tra genitori e figli, illustri relatori quali il prof. Francesco Belllino, ordinario di Bioetica, il prof. Nicola Cipriani, ordinario di Diritto Privato, e la prof. Patrizia Resta, ordinario di Antropologia culturale. Il compito di introdurre e moderare il dibattito è stato affidato al prof. Pasquale Chianura, ordinario di Psicologia clinica dello sviluppo.

Ricchissimi i contenuti dei  vari interventi. Con genitori che tendono a rimanere eterni adolescenti, con una famiglia che sembra asservita ai bisogni dei figli, come si può assicurare una efficace opera di educazione? Un neologismo, genitori “adultescenti” la dice lunga sulla difficoltà a riconoscere i ruoli diversi di genitore e figlio.

Esigenza primaria armonizzare gli stili genitoriali ed evitare quegli atteggiamenti estremi di trascuratezza o di ipercoinvolgimento che possono sfociare in disturbi della personalità.

Il rapporto genitori-figli subisce un profondo cambiamento a partire dai primi anni 70, si incrinano le certezze e tutto inizia a cambiare sempre più velocemente, per cui il bagaglio del passato non rappresenta più un valido strumento di educazione. Possono però, i genitori, trasmettere degli atteggiamenti, insegnare delle virtù. E in questo ci viene in aiuto l’etica rotariana, giustamente richiamata dall’intervento del nostro socio Giovanni De Pergola, che ha posto l’accento proprio sull’esempio morale che possiamo dare ai nostri figli. 

                                                                   Francesco Giordano

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Mediterraneo: orizzonti di pace e identità diverse

10 Febbraio 2020        “Mediterraneo: orizzonti di pace e identità diverse”

È ben presente alla nostra mente, e ai nostri cuori, l'immagine che quotidianamente i media ci restituiscono: quella di barconi, più o meno "di fortuna", carichi di esseri umani, diretti verso le nostre coste. Vite sconosciute, portatrici di racconti a volte tragici, sempre difficili. Non ha importanza come ciascuno di noi la pensi al riguardo, e ancora meno contano le correnti politiche in materia; quel che non si può negare è che il fenomeno migratorio rappresenta un'emergenza da affrontare con serietà e umanità, un'emergenza che non può essere trascurata e, tanto meno, utilizzata a fini propagandistici.

Ancora una volta il Rotary Club Bari Sud si è dimostrato attento alle tematiche di più stretta attualità, dedicando a tale questione la serata del 10 febbraio, presso il Palace Hotel, dal titolo "Mediterraneo: orizzonti di pace e identità diverse".

A catturare l'attenzione dei presenti, come da tradizione, sono intervenuti illustri relatori. Il primo ad aprire il dibattito è stato il Dott. Filippo Maria Boscia, Presidente AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani); attraverso alcune immagini molto toccanti, egli ha ricostruito la storia del Mediterraneo, da millenni la distesa d'acqua più percorsa da diversi popoli e per le motivazioni più svariate (economiche, culturali, etc.). "In medio terrae", un mare fra le terre, o "Mare nostrum", il nostro mare, il Mediterraneo è stato a lungo considerato quasi un lago chiuso a Ovest dalle Colonne d'Ercole, simbolici baluardi a difesa del mondo sconosciuto.

Oggi esso, citando le parole dello stesso dott. Boscia, è "considerato il più grande cimitero liquido, che ospita migliaia di vittime delle migrazioni", pur restando una "regione aperta sulle rotte che suggellano il pacifico incontro tra popoli diversi". Ed è a questi fondamentali valori che egli si ispira nella sua ricca e appassionante relazione, ribadendo l'importanza di parlare del Mediterraneo in un'ottica di cultura di pace e cooperazione, tesa a sfatare il pericoloso mito della "invasione delle nostre coste".

Si deve, dunque, parlare di una fusione di "più mari", di una molteplicità di diversi "Mediterranei", dal punto di vista geografico e politico, così come culturale e religioso, al fine di tutelare il valore alto della Umanità. Valore al quale ha dedicato il suo appassionato intervento la prof.ssa Santa Fizzarotti Selvaggi; la pienezza dell'Umanità che "non si basa sulla forza, bensì sull'integrazione e sul rispetto delle differenze".

È in questa direzione che il Mediterraneo gioca un ruolo strategico di incontro fra i popoli, di dialogo costante e continuo, in un abbraccio simbolico che non può venire mai meno.

                                                                                         Francesco Giordano

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