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PMI e innovazione: Sostenibilità e capitale umano

23 settembre 2024 – Ciheam, Valenzano

PMI e Innovazione : Sostenibilità e capitale umano

L’interclub con il RC Matera, nella piacevole atmosfera di accoglienza che sempre il Ciheam ci riserva, ha visto riunite delle personalità del nostro territorio che giocano un ruolo cardine nei temi toccati: Teresa Caradonna e Antonio Braia vice-presidenti di Confindustria Piccola Industria, con delega rispettivamente ESG e Valore sostenibile la prima, e Capitale umano e Formazione il secondo, che con Maurizio Raeli, direttore del Ciheam Bari, hanno introdotto i lavori.

La sostenibilità non è una moda, e soprattutto, va adattata anche alle modalità operative delle piccole imprese, che costituiscono una fetta importante del tessuto produttivo (circa 94% del capitale nazionale), ha ricordato Caradonna, chiedendosi poi se davvero questa tecnologia di cui tanto si parla oggi sia sostenibile. Bisogna investire in competenze e nella formazione dei giovani, le fa eco Braia, perché solo investendo su se stesse le PMI possono competere con i grandi gruppi, ricordando che la tecnologia non è che uno strumento: occorre sempre il pensiero critico dell’uomo. Raeli ha presentato che nuove sfide che affronta oggi il Ciheam, sul versante della tecnologia e della sostenibilità, a livello italiano, europeo, mediterraneo e mondiale e ha parlato giustamente di “ecosistema della formazione e dell’innovazione”.

E’ stato poi Fabio de Felice, docente all’Università di Napoli Parthenope e alla LUISS Business School, fondatore e presidente di Protom SpA, azienda che si occupa di creatività, sistemi smart e Intelligenza artificiale a servizio dello sviluppo, che ha letteralmente catapultato la sala in un mondo avveniristico e tecnologicamente visto solo (finora) nei film. Spesa fatta pagando direttamente con il cellulare (con scontrino addebitato direttamente sul conto corrente), metropolitana che si prende solo appoggiando la mano alla colonnina… scenari avveniristici si sono disegnati davanti ai nostri occhi.

Ma la riflessione critica non è mancata, un riferimento all’etica, al fatto di vantarci di produrre tecnologia a misura d’uomo e non essere capaci di formare uomini a misura di tecnologia. De Felice ha spiegato la differenza tra complicato (per esempio l’azione di comporre un aereo assemblando milioni di pezzi) e complesso (mangiare un piatto di spaghetti con la forchetta); nel secondo caso non ci sarà mai un gesto simile ad un altro, l’azione è irripetibile e siamo di fronte ad una vera complessità… una serata di profondo interesse e di stringente attualità!

Il delizioso buffet che ha seguito la riunione è stata l’occasione di continuare un confronto che non voleva proprio fermarsi. Appuntamento a Matera nel 2025, per il secondo tempo di questo interclub.

Grazie a tutti i nostri relatori!

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Economia e benessere sociale: dalle teorie alla realtà

16 settembre 2024 – Giovinazzo, Sala Consiliare

Economia e benessere sociale: dalle teorie alla realtà

La solennità della sala consiliare del Comune di Giovinazzo, gentilmente messa a disposizione dal sindaco dott. Michele Sollecito, ha accolto la prima riunione del Rotary Club Bari sud al rientro dalle vacanze, dopo la Serata Service EndPolioNow “White Party” del 9 settembre. L’interclub con gli amici del Rotary Club Bitonto Terre dell’Olio aveva il duplice scopo di ascoltare l’intervento dell’economista prof. Vito Tanzi e di presentare il service “Decliniamo la mente. La creatività al servizio dell’Alzheimer” dei due club con la cooperativa sociale “Anthropos”, di cui era presente la presidente Maria Pia Cozzari.

Un delizioso buffet ha accolto i presenti che si sono poi accomodati per ascoltare il prof. Vito Tanzi, primo italiano a conseguire un Ph.D. presso la prestigiosa Università di Harvard, Professore di Economia presso l’American University di Whashington e, dal 1975, al Fondo Monetario internazionale. In questa istituzione Tanzi è stato Direttore del Dipartimento affari fiscali, uno dei 15 direttori di Dipartimento del FMI al mondo, fino alla fine della sua carriera.

Vito Tanzi ha presentato con lucidità la storia e l’evoluzione delle politiche fiscali degli Stati, da quando l’uomo lavorava nella campagne in modo individuale e familiare, alla Rivoluzione industriale che ha cambiato perfino l’idea del tempo, non più legato alla giornata e alle stagioni ma alla produttività. Oggi gli Stati sono oberati di spesa pubblica, che si avvia a diventare ingestibile. Tanzi ha anche ricordato che, invece di opporre economia produttiva e politiche di welfare, nel passato sono stati proprio gli imprenditori che hanno inventato il welfare e che ne erano i primi sponsor.

Nel corso di un vivace dibattito che ha seguito l’intervento, si sono toccati tasti attualissimi, come il microcredito e l’economia sociale, il ruolo delle manifatture e delle competenze artigianali, che sembrano marginalizzate nei mercati attuali, ma anche dell’Europa. Tanzi, come Draghi che è stato per anni suo collaboratore al FMI, si è detto fortemente europeista.

L’appuntamento per tutti è il 6 ottobre quando, sempre a Giovinazzo, nel corso dell’Alzheimer Fest, il presidenti del RC Bari sud e del RC Bitonto Terre dell’Olio presenteranno il service dedicato alla prevenzione e alla lotta contro l’Alzheimer, attraverso la diffusione di una visione creativa della malattia.

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Relazione Programmatica 2024/2025

Relazione Programmatica - Concetta Cavallini - a.r. 2024/2025

 

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19 giugno 2023 – Le nuove frontiere del controllo preventivo antimafia: esperienze a confronto

19 giugno 2023 – Le nuove frontiere del controllo preventivo antimafia: esperienze a confronto

La serata, un interclub con tutti i club metropolitani organizzata dal RC Bari Sud, ha visto la presenza di ospiti illustri, S.E. il dott. Guido Aprea, Prefetto di Massa Carrara e il dott. Giuseppe Antoci, già Presidente del Parco dei Nebrodi e Presidente onorario della Fondazione Caponnetto. Sua Ecc. la dott.ssa Antonia Bellomo, Prefetto di Bari, non ha potuto essere presente per problemi di famiglia ma dà appuntamento a tutti per una visita del bellissimo palazzo della Prefettura di Bari, per cui si offre lei stessa di farci da guida.
Il saluto del Presidente Toni Aprea non è stato esente da una certa commozione, perché la riunione si è anche configurata come un ricongiungimento familiare, vista la presenza dell’On. Valentina Aprea. Ha inoltre letto il ricchissimo curriculum dei due ospiti cercando, per quanto possibile, di riassumere le cariche, le onorificenze, i percorsi dell’uno e dell’altro relatore.

Il primo intervento, di S.E. Guido Aprea, si è configurato come un intervento storico che ha ripercorso le modalità di nascita dei sodalizi criminali che chiamiamo “mafie”, a partire dagli anni che hanno seguito l’Unità d’Italia e dalla comparsa di quella che è conosciuta come la “questione meridionale”. Le mafie sono nate in contesti in cui le istituzioni erano assenti; durante il Fascismo il prefetto Mori tentò di estirpare la Mafia soprattuto in Sicilia. La sua attività, tuttavia, si limitò alla parte armata e militare del sodalizio criminale senza essere capace di toccare invece la cultura che sosteneva questa realtà.
Le mafie si configurano come una realtà diversificata: piramidale la mafia siciliana, familiare la n’drnagheta calabrese, fatta di gruppi diversi spesso in guerra tra loro la camorra campana. Il vincolo criminale è talmente forte che dalla mafia si esce collaboratore di giustizia o morto. Le mafie hanno una loro previdenza parallela rispetto a quella dello Stato, che si occupa di pagare la formazione dei ragazzi, di sostenere le famiglie degli affiliati in carcere. Si tratta dunque di un fenomeno complesso, che non può essere sottovalutato e da cui nessuna porzione di territorio è esente. Contro questa realtà la legge Rognoni-La Torre ha toccato i patrimoni delle mafie, toccando i soldi e dunque la linfa vitale che permette alle mafie di sostentarsi.
La mafia si è evoluta: non si tratta più di criminalità rurale (come lo era una volta la mafia foggiana); oggi ci si muove in contesto internazionale chiedendo aiuto anche alle mafie estere (mafia cinese, mafia albanese, ecc.). Guido Aprea ha poi parlato della legge Antimafia del 2011, la migliore legge del mondo; ha parlato delle modalità e delle restrizioni quando per esempio si deve sciogliere un comune per mafia. Ha ricordato che a volte le mafie sono subdole, si presentano in giacca e cravatta, per cui è difficile discernere.
La sua conclusione ha identificato l’elemento più importante per opporsi alle mafie ovvero la consapevolezza. Insieme con l’educazione alla bellezza, alla cultura, alla conoscenza, la consapevolezza, come ricordava Falcone, è la sola cosa che può aiutarci a combattere la mafia.

A seguito di questo intervento accurato e profondo, Giuseppe Antoci ha trascinato il pubblico in un vortice di emozioni e di vera e propria passione per la legalità, per la lotta alle mafie e alle ingiustizie. Già in apertura ha messo in guardia il pubblico sulla ‘liquidità’ delle mafie, che si adattano al contenitore: se c’è un terremoto la criminalità si improvvisa costruttrice, se c’è una possibilità nello smaltimento di rifiuti, le mafie si specializzano in quell’ambito ecc. La migliore norma per opporsi alle mafie, prima di tutte le leggi antimafia è la Costituzione.
Le mafie hanno due complici: uno è il silenzio e l’altro la connivenza. La paura è un sentimento che chi combatte la mafia conosce bene, un sentimento con cui si impara a convivere. Ma più forte della paura è il senso dei valori, la volontà di potersi guardare allo specchio ogni mattina, certi di aver fatto il proprio dovere. Abbassare la testa, essere conniventi, significa morire ogni giorno.
Occorre difendere le norme, occorre combattere per ricordare tutte le persone che sono morte, tutti gli eroi silenziosi che sono capaci di tenere la barra dritta sui valori. Anche perché quando si uccidono queste persone si creano semi, si creano radici.

Un bell’intervento di pancia, informato e commovente al tempo stesso, che ha toccato il cuore di tutti i presenti con il racconto di aneddoti, da quello della piccola Aurora Cannolicchio morta a 10 anni ad Aversa, avvelenata dai rifiuti tossici, alla testimonianza di Luciano Traina, fratello di Claudio Traina morto tra gli uomini della scorta di Borsellino, e a quello a Tina Montinaro, moglie (non vedova) di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci. In conclusione, se ci si chiede se vale la pena tutto questo sforzo, questo rischio, la risposta è si.
La serata è stata seguita anche da un breve e denso dibattito oltre che da un lunghissimo applauso per i due interlocutori. Mai come questa sera l’idea dei valori, che il Rotary ha sempre sostenuto, ha trovato una sua collocazione nella dinamica politica, legislativa e culturale che ha attraversato la storia del nostro paese negli ultimi decenni.
La riunione ha concluso, prima della Festa d’estate di lunedì 26 giugno, l’anno di Presidenza di Toni Aprea. Direi che mai come in questa riunione il percorso della bellezza, tema dell’anno di Toni Aprea, ha trovato la sua degna conclusione in un contesto di comportamenti dal profondo valore educativo e sociale, nel ricordo di eroi che hanno cambiato la visione delle mafie nel nostro paese, rendendoci tutti protagonisti di una reazione sociale alla criminalità che dura ancora oggi.

Titti Cavallini

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Consegna del Service “Giuseppe Giannelli” e conferenza su “Manovra 2023 – I saldi del fisco”

29 maggio 2023 - Consegna del Service “Giuseppe Giannelli” e conferenza su “Manovra 2023 – I saldi del fisco”.

Serata densa di emozioni questa del 29 maggio in cui si è avuta la consegna del Service dedicato al Past President Giuseppe Giannelli che quest’anno è stata affiancata alle attività della commissione DEI. Due conferenze si sono svolte il 4 e il 7 febbraio presso i Licei che hanno preso parte al progetto, il Flacco e lo Scacchi, e hanno preceduto il bando con la traccia tratta dalla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791) di Olympe de Gouges. La vincitrice, Linda Costantino, del liceo Flacco, ha prodotto un elaborato equilibrato e attento, che ha sviscerato le implicazioni storiche e politiche della posizione della donna nella costituzione e nella storia legislativa del nostro paese, con esempi di donne e di casi che hanno fatto scuola. La premiazione è stata preceduta da un saluto del Presidente Toni Aprea che ha ricordato il suo affetto personale per il Past President Giuseppe Giannelli, da un saluto del PDG Gianvito Giannelli che ha ricordato le ragioni del Service e da una mia breve introduzione sullo svolgimento delle operazioni del service; abbiamo anche letto il giudizio della Commissione sull’elaborato della vincitrice, Linda Costantino.

Cosa mai c’è di bello nelle tasse? Ecco la domanda dirompente che Saverio Belviso ha posto inb apertura del suo intervento, ricordando che il tema dell’anno rotariano scelto dal Presidente Toni Aprea è appunto la Bellezza. Il Governo ha disposto l’ottantatreesimo condono della storia d’Italia. Si è sempre pensato finora che i crediti fossero esigibili, lo si è fatto credere all’Europa, quando in realtà non è così. Un intervento coraggioso, quello di Saverio Belviso, che ha messo in evidenza anche i retroscena dei bilanci dello stato, che presentano a volte dati non realistici e trasparenti.

Marco Ligrani ha ricordato che il tema fiscale è un tema ricorrente che riguarda ormai tutti i Governi. Ci si rende ben conto nella vita di tutti i giorni che il carico fiscale per privati e imprese è eccessivo. A volte i tribunali assolvono gli imprenditori che non pagano le tasse se dimostrano che i soldi servono, per esempio, per pagare gli stipendi. La materia fiscale ha un legame stretto con la storia: i Quartieri Spagnoli a Napoli, per esempio, hanno l’aspetto odierno per una ragione fiscale; ad un certo punto nel Regno di Napoli si stabilì che chi era residente nel centro della città era esonerato dal pagamento delle tasse. Le strade diventarono strette e i palazzi si alzarono per accogliere più gente: tutti volevano risparmiare. Lo stesso forse avvenne nella Valle d’Itria dove i tetti dei trulli sono forse così perché sono facilmente smontabili ed evitavano ai contadini di pagare le tasse dovute da chi possedeva invece un tetto stabile. Spesso il cittadino non paga perché non capisce qual è l’utilità di una certa tassazione. Quindi è importante anche divulgare correttamente le informazioni. C’è ormai bisogno anche di una formazione ad hoc che consenta ad un giudice tributario di deliberare.
Nell’ultima parte Saverio Belviso ha ripreso la parola per parlare delle cartelle esattoriali facendo alcuni esempi. La sua conclusione è stata che il nostro è un Paese meraviglioso dal punto di vista fiscale: ciclicamente, nella nostra storia, sono state previste agevolazioni e condoni.
Saverio Belviso ha concluso con una nota rotariana, un suggerimento per tutti i presidenti a venire: è bello coinvolgere i soci, è bello quando i soci si ascoltano tra loro, perchè ci sono delle belle professionalità in tutti i club.
L’intervento del sen. Dell’Olio, componente della Commissione Bilancio del Senato, ha fornito degli approfondimenti supplementari e ricordato la Costituzione, in particolare l’art. 53 (ognuno deve pagare le tasse secondo le proprie possibilità) e l’art. 81 (nessuna nuova legge può prevedere nuove spese se non c’è la copertura). Una serata di commozione e formazione, bella e utile per tutti.

Titti Cavallini

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