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Rotary Bari Sud

Chi e perché ha ucciso Aldo Moro

Si comincia con un filmato, l’annunzio del rapimento di Aldo Moro dato da Bruno Vespa al Tg 1 RAI dell’epoca. Quindi Luigi d’Ambrosio Lettieri introduce il tema della serata evidenziando come la vicenda di Aldo Moro può ritenersi inserita in un più vasto disegno internazionale volto a non consentire all’Italia una libertà ed una autonomia nelle scelte di politica interna ed estera.

La parola passa, quindi, all’On. Gero Grassi che ripercorre in circa due ore, giorno per giorno e, in qualche caso, ora per ora e minuto per minuto la vicenda umana prima che politica del rapimento di Aldo Moro.

Una narrazione appassionata, tesa, avvincente come un thriller, che lascia tutti attoniti.

Depistaggi, interferenze, servizi deviati, pesanti intromissioni americane ed israeliane, magistrati compiacenti, politici conniventi, traditori, insomma il quadro di una Italia che forse abbiamo voluto far finta di non conoscere, perché non abbiamo voluto vedere ciò che ci si parava dinanzi agli occhi, inconsciamente rifiutando quella verità che le scrupolose indagini svolte dalla Commissione Parlamentare Bicamerale, grazie anche alla tenacia e, forse, anche alla incoscienza dell’On.Grassi, hanno potuto disvelare.

Una narrazione serrata nel ritmo che lascia tutti con il fiato sospeso, attenti ad ogni parola sino ad ora tarda, attratti dal fascino che solo la verità può avere, quella verità che l’On. Gero Grassi ha voluto accertare, come ha ritenuto di dire, per consegnarla ai suoi figli, la stessa verità sulla quale si potrà, è l’auspicio di tutti, costruire un Paese migliore, perché il sacrificio di un uomo come Aldo Moro non sia vano e costituisca, invece, il lievito per una crescita morale e consapevole della nostra amata Patria.

Terminata la relazione l’On. Grassi risponde esaurientemente alle domande postegli dai soci, numerosi sino alla fine,  nonostante l’approssimarsi della notte.

Tocco di campana e tutti a casa con l’amaro in bocca ma fiduciosi in un avvenire migliore.

 Francesco D’Alessandro

 

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2015 04 27 - Chi e perchè ha ucciso Aldo Moro

On. Gero Grasso - Introduzione di Sen. Luigi d'Ambrosio Lettieri

 

 

Carmen Russo

Premiazione "La Tutela dell’Ambiente Vista dai Ragazzi"

Ci siamo ritrovati nel pomeriggio presso l’Auditorium della Scuola di Enziteto per procedere alla cerimonia di premiazione del Service “La Tutela dell’Ambiente vista dai Ragazzi”. Numerosi i rotariani presenti, nonostante l’orario proibitivo, e con essi gli allievi delle classi partecipanti al progetto, i loro genitori e, ovviamente, la Dirigente Scolastica Prof. Angela De santo con gli insegnanti. L’evento è stato arricchito dalla partecipazione della Autorità Rotariane, il Governatore in carica Luigi Palombella, il suo assistente Lino Pignataro e il Governatore nominato Luca Gallo. Qualificato il parterre di Autorità Civili con l’Assessore all’Ambiente del Comune di Bari Pietro Petruzzelli, il Presidente del V Municipio Giovanni Moretti ed il Presidente dell’AMIU Avv. Gianfranco Grandaliano.

Il Service, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero per la Pubblica Istruzione, ha avuto il giusto rilievo mediatico con la presenza dell’inviato di Repubblica Bari De Santis e della troupe di Telenorba.

Scopo della iniziativa del Rotary Club Bari Sud, come evidenziato dal presidente Francesco D’Alessandro, era quella di assolvere al compito assegnato dal presidente Internazionale con il motto “Light’s up Rotary” intervenendo, fuori dai consueti luoghi di riunione in un contesto di periferia cittadina, promuovendo la cultura dell’ambiente intesa in senso di sua tutela nella prospettiva di riappropriazione di una identità e della consapevolezza di essere cittadini a tutto tondo. Tale finalità, ha sostenuto la Dirigente De Santo è stata evidentemente avvertita anche dai ragazzi partecipanti all’iniziativa che hanno realizzato i progetti con cura e passione.

Il Service non avrebbe mai potuto essere realizzato senza l’impegno fuori dal comune dei rotariani Antonio Schirosi, vero e proprio deus ex machina, Francesco Fracassi, Marco Pellegrini, Carmen Russo e Michele Sarra.

Non va sottaciuto il contributo fornito, in occasione della presentazione del service, da Luca Gallo che da par suo, e nessuno più e meglio di lui poteva farlo, ha coniugato, con una mirabile allocuzione, la valenza pedagogica della iniziativa con l’ideale del servire rotariano.

Il nostro Francesco Fracassi, Direttore del Dipartimento di Chimica della nostra università, tornando alle origini, essendo figlio di una Dirigente Scolastica, ha poi fornito le indispensabili nozioni teoriche sul concetto di rifiuto e sulla necessità di differenziarlo e riciclarlo.

Insomma una corale iniziativa rotariana che ha visto l’affiancamento di soci agli insegnanti per cooperare con i ragazzi nella elaborazione dei loro progetti.

Tre gli elaborati realizzati: il percorso informativo, l’isola ecologica e l’agorà.

La commissione giudicatrice, composta da Antonio Schirosi, Francesco Fracassi, Carmen Russo, Michele Sarra, Marco Pellegrini e Rosa Petruzzelli, presidente del consiglio di istituto, ha ritenuto di premiare “L’Isola ecologica” con la seguente motivazione: “Per la visione di insieme, per la fattibilità del progetto, per il messaggio di vivere il cambiamento e la prevenzione dei rifiuti nella quotidianità di ognuno di noi.

"A come Ambiente... e Aderenza - Isola Ecologica" ha maggiormente raggiunto l'obiettivo del Service di individuare, promuovere e diffondere le buone pratiche connesse alla "Tutela dell'Ambiente", quali il corretto conferimento differenziato, il riciclaggio e l'abbattimento della produzione dei rifiuti.

Il lavoro proposto denota ampia e responsabile riflessione sulle problematiche ambientali che si sono concretizzate in un'idea di raccolta e di riciclo dei rifiuti sul territorio non solo utile e fruibile, ma anche ecosostenibile e innovativo, perfettamente e gradevolmente integrata nella zona individuata da voler riqualificare”.

La premiazione, con la consegna ai vincitori di un tablet cadauno, veniva effettuata dal Governatore Luigi Palombella, che concludeva l’evento, con un elevato ma anche accorato intervento che non mancava di commuovere l’uditorio strappando una lacrima di commozione anche all’inossidabile Preside De Santo. È proprio vero, Luigi Palombella è sinonimo di scuola, come sottolineato dal Francesco D’Alessandro nel presentarlo e nessuno come lui sa parlare alla mente ed al cuore degli insegnanti consapevole come è della importanza della loro missione.

L’evento sarà anche ricordato da un murale in corso di realizzazione sulle mura della scuola, che riproporrà graficamente tutti e tre i progetti partecipanti al service.

Carmen Russo

 

Leggi anche:

Giornata di Premiazione del Service "Tutela dell'Ambiente vista dai Ragazzi"

Presentazione del Service “Tutela dell’ambiente vista dai Ragazzi”

Service "Tutela dell'ambiente vista dai ragazzi" 

 

 

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Premiazione del Service

Rotary Bari Sud

Giornata di Premiazione del Service "Tutela dell'Ambiente vista dai Ragazzi"

Da repubblica.it:
http://video.repubblica.it/edizione/bari/ambiente-a-scuola-premiata-l-isola-ecologica-di-pneumatici-e-pedane/198577/197618

 

 

Da Repubblica Bari (solo abbonati): http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/04/21

Rotary Bari Sud

Bari: a Sud dell’arte?

 Il Rotary Club Bari Sud ha organizzato lunedì 13 aprile, ore 20.30, presso il Palace Hotel di Bari, una interessante conferenza - dibattito, articolata secondo gli schemi del talk show, sul tema “BARI: A SUD DELL'ARTE?”, con Relatori l'Assessore alla Cultura del Comune di Bari, Silvio Maselli, e l'Ing. Vito Labarile, collezionista e manager culturale. Il confronto è stato moderato dal Presidente del Club Francesco D'Alessandro. Alla presenza dell’Assistente del Governatore Rotary Distretto 2120 Lino Pignataro, dei Soci e degli Ospiti, tra cui anche Pietro Marino (giornalista e critico d’arte), Simonetta Lorusso (già assessore del Comune di Bari ai lavori pubblici), Annalisa Tatarella (giornalista), si è sviluppato tra i due Oratori un dibattito progettuale, sentito e non poco combattivo, intriso di tante idee, di voglia di fare e di sviluppare arte e cultura a Bari.

Vito Labarile, ingegnere e collezionista, studioso dell’arte applicata, imprenditore, manager culturale, fortemente impegnato negli scorsi anni per la realizzazione del progetto “Bac - Bari Arte contemporanea”, un centro internazionale d’arte contemporanea nel Teatro Margherita, crede fermamente che l’arte crei sviluppo, attività economica e sociale.

Sensibile in campo artistico, ha sottolineato più volte nel corso della serata l’importanza dell’arte contemporanea quale mezzo per comprendere la realtà, la contemporaneità e il futuro.

La cultura è una fonte di rinnovamento di una Città, basti confrontare Bari e Bilbao.

Simili come dimensione demografica, capoluoghi di regione, nonostante Bari abbia una posizione geografica ed economica migliore, Bilbao ha investito sulla cultura raggiungendo nell’arco di un trentennio un grandissimo sviluppo economico e sociale.

Bilbao si è “rimodellata” nei suoi spazi pubblici e si è dotata di infrastrutture intelligenti, di qualità e assolutamente produttive di introiti.

Uno su tutti il museo Guggheneim.

Bari, invece, ci appare ferma agli edifici liberty degli anni venti-trenta, ferma e chiusa in se stessa, pur sognando progetti culturali ed economici di grande respiro come: la riqualificazione della ex Caserma Rossani, la realizzazione di un centro (cd. Hub) della contemporaneità nel Teatro Margherita, nel Mercato del Pesce e nella Sala Murat, la Pinacoteca nel Castello per realizzare un grande museo di Arte Antica e moderna, e tanto altro.

La Città tornerà a vivere, a pulsare e ad essere attrattiva di visitatori, turisti e abitanti culturali solo quando si lavorerà seriamente e con impegno allo sviluppo di una economia della Cultura, intesa come industrie culturali e creative.

Grandissimo entusiasmo e voglia di battersi per raggiungere gli obiettivi prefissati per la città di Bari è quanto manifestato dall’Assessore alle Culture, Turismo e Partecipazione, Silvio Maselli (già Direttore della Apulia Film Commission e Segretario generale dell’ANICA).

Bari deve essere trasformata in una città bella, in cui i cittadini stiano bene, perché solo così staranno bene anche i turisti.

Maselli ha detto che i soldi per le diverse progettualità ci sono, perché si utilizzeranno i fondi europei non sfruttati nei precedenti anni.

È necessario, però, un piano strategico con cui finanziare la progettualità: è più facile ottenere finanziamenti per ristrutturare immobili, che non per la loro gestione.

Quindi, sarà necessario inventarsi modalità nuove e creative, ma meno costose del passato, per gestire i beni, chiedendo anche ai privati di voler intervenire.

L’investimento maggiore sarà ovviamente per quello di cui Bari è carente, per l’arte contemporanea, andando però ad individuare una giusta operatività congiunta tra Comune, Enti territoriali nazionali e privati, il tutto in nome della necessità di rendere un servizio ai cittadini e ai turisti.

Non bisogna perdere l’entusiasmo di voler fare e realizzare progetti, perché Bari è viva, è frenetica, ricca, capace sempre di stupire, mediterranea ed europea.

L’obiettivo è quello di innovare rivivendo la tradizione.

Al termine del talk-show il Presidente ha ceduto la parola a Pietro Marino, Marcello Pisciotta, Annalisa Tatarella e Simonetta Lorusso, per delle brevi considerazioni sull’argomento della serata e per delle domande, alle quali i Relatori hanno risposto con molta cortesia e garbo.

Ha concluso la riunione rotariana Lino Pignataro, Assistente del Governatore R.I. 2120 Luigi Palombella, ponendo l’accento sulla fattibilità di tutti i progetti che dovranno interessare la Nostra Bari e sulla sensibilizzazione dei cittadini e del pubblico in generale alla cultura del bello.

I saluti e il tocco di campana hanno chiuso la serata.

 

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13/04/2015 - Bari: a sud dell'arte?

Silvio Maselli Assessore alla Cultura del comune di Bari

Vito Labarile collezionista e manager culturale

 

Carmen Russo

Rotary Bari Sud

Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?

Si è tenuta lunedì 30 marzo 2015 a Bari, presso il Palace Hotel, la riunione del Rotary Club Bari Sud “Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?” che ha avuto come Relatori il Cons. Dott. Valerio Fracassi, Consigliere del CSM, e il Cons. Dott. Giuseppe Rana, Presidente Vicario della Quarta Sezione civile – Fallimenti del Tribunale di Bari. Presenti, per l’occasione, oltre ai Soci, le seguenti Autorità rotariane e civili: il dott. Pasquale Pignataro, Assistente del Governatore Rotary 2120, i PDG Rocco Giuliani, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Taranto, e Mario Greco, già Magistrato di Cassazione, il Prefetto distrettuale Michele Simone, la Presidente del Club Bari Antonella Calderazzi, la Presidente del Rotary Club Bitonto Terre dell’Olio Netty Paradiso, il Consigliere del CSM Prof. Avv. Paola Balducci, ed i Magistrati Cons. Dott. Riccardo Greco (del Rotary Bari Ovest e Presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari), Cons. Dott. Domenico De Facendis (Presidente del Tribunale di Foggia), Cons. Dott. Antonio Civita, Presidente di sezione del tribunale di Foggia, Cons. Dott. Jolanda Carrieri, Cons. Dott. Concetta Potito (Presidente della Sezione di Bari della ANM), Cons. Dott. Alberto Binetti, Cons. Dott. Salvatore Casciaro, Cons. Dott. Silvia Daloiso, Cons. Dott. Isabella Ginefra, Cons. Dott. Patrizia Rautiis, gli Avvocati: Anna Losurdo (componente CNF), Gaetano Sassanelli (Presidente della Camera Penale – Bari), Floriana Rendina (Presidente della Camera Civile di Bari), Alberto Di Cagno (del Rotary Bari), Mario Fasano.

 I saluti di rito e una breve introduzione dell’argomento da parte del Presidente Francesco D’Alessandro, nonché le comunicazioni di segreteria di Gennaro Ranieri, hanno preceduto la lettura del curriculum del dott. Giuseppe Rana, primo Relatore dell’incontro.

Giuseppe Rana, classe 1961, è in magistratura dal 1987 e attualmente ricopre l’incarico di Giudice presso la Quarta Sezione Civile – Fallimenti – del Tribunale di Bari.
Ha, tra l’altro, scritto in materia di processo civile e ordinamento giudiziario, occupandosi anche della formazione dei magistrati per conto della Nona commissione del CSM e della Scuola Superiore della Magistratura.
Fortemente interessato all’introduzione dell’innovazione tecnologica nella Giustizia, ha coordinato uno dei primi laboratori sperimentali per l’attuazione del Processo Civile Telematico, divenendo dal 2010 al 2013 componente della Struttura Tecnica per l’Organizzazione presso il CSM. Ha recentemente pubblicato, per i tipi di Aracne, un libro dal titolo“La Governance della Giustizia Civile. Processo, organizzazione e diritti”.
Il dott. Rana, partendo dall’aspetto negativo attualmente più evidente, e cioè dalla lentezza dei processi, ha parlato di come la situazione economica attuale e il correlato “taglio” alle risorse abbiano influenzato il sistema Giustizia, sistema che dal piano normativo, e poi giurisprudenziale, si è spostato a quello delle prassi condivise e all’autoregolamentazione.
La riflessione si è incentrata sulla possibilità di ammettere una governance che riesca a conciliare l’importanza della “qualità del giudizio” con un sistema complessivamente più celere ed efficiente.
Per fare questo è necessario un nuovo assetto del sistema che vada a coinvolgere tutti i livelli di organizzazione: dai giudici e avvocati (livello tecnico), alla direzione degli uffici giudiziari, fino alle Istituzioni.
In questo momento storico di defaillance economica per tendere ad una situazione migliore e di sviluppo bisogna partire, sempre nel rispetto dei principi costituzionali del processo e dalle sue garanzie fondamentali, dalla riflessione comune e dalla condivisione, entrambe tese alla riorganizzazione in senso manageriale e “ordinamentale”.
Il motore della nuova governance della Giustizia è rappresentato proprio dalla volontà degli operatori di cambiamento e crescita, di condivisione delle buone prassi, e dei cittadini che prendono coscienza del sistema, delle nuove tecniche e sinergie.
In quest’ottica deve essere “rivisitata” anche la figura del giurista che oltre alle competenze giuridiche, deve saper organizzare e gestire, sopratutto con particolare riferimento all’autoregolazione e alla condivisione delle buone prassi organizzative.
Il Presidente D’Alessandro ha introdotto il secondo Relatore dando lettura del Suo curriculum vitae.
Il Cons. Valerio Fracassi è nato nel 1955 ed è in magistratura dal 1981. Pretore a Camposampietro e ad Ostuni, Giudice Penale presso il Tribunale e la Corte di Assisi di Brindisi, Consigliere della Corte di Appello e della Corte di Assise di Appello di Lecce. Estensore di numerose ed importanti sentenze sulla criminalità organizzata.
E' stato per quattro anni referente informatico distrettuale e, negli anni 1999-2000, componente del consiglio giudiziario. Presidente della Sezione GIP del Tribunale di Brindisi è stato eletto nel 2014 al Consiglio Superiore per la Magistratura.
Segretario Nazionale dei Movimenti Riunti per la Giustizia, ispiratore di AREA di cui è capo gruppo nel CSM.
Il dott. Fracassi è stato complementare con la relazione precedente pur soffermandosi su elementi diversi e sulla necessità di interventi normativi e strutturali che riguardano il processo, la scelta degli interessi meritevoli di tutela, e la struttura degli uffici.
È importante riuscire a realizzare una “gestione partecipata” che chiama tutti ad un ruolo attivo nella costruzione della risposta giudiziaria.
In tema di organizzazione ed efficienza non va sottaciuto che la giurisdizione non è un’azienda, atteso che la sua organizzazione è necessariamente vincolata ad alcune rigidità di obiettivi e procedure che discendono da principi della Costituzione e che la distinguono dalla flessibilità del modello aziendale.
Tutti chiedono e pretendono una maggiore efficienza e, quindi, una sollecita risposta alla domanda di giustizia, ma questo non deve portare a identificare il funzionamento ottimale del sistema giudiziario con la capacità di “produrre” di più.
Un sistema che funzioni deve assicurare una qualità della decisione (una decisione “giusta”, che è anche una decisione presa nel rispetto delle garanzie dei soggetti coinvolti) e, dunque, ripensare i propri moduli organizzativi non in funzione della mera quantità ma anche della qualità delle decisioni, che non può essere sacrificata alla quantità.
La sfida organizzativa è, dunque, quella di coniugare l’esigenza della qualità di una risposta giudiziaria, qualità che presuppone un vincolo inderogabile di indipendenza e autonomia, con la necessità di ottenere comunque una risposta in tempi ragionevoli.
Una risposta in tempi rapidi ma qualitativamente scadente è denegata giustizia al pari, però, di una risposta qualitativamente elevata, ma che arrivi con intollerabile ritardo ovvero con costi spiegabili solo con una organizzazione inadeguata.
Alle relazioni è seguito un dibattito con interventi dei PDG Giuliani e Greco, nonché dei Magistrati Domenico de Facendis e Riccardo Greco, dell’Avv. Gaetano Sassanelli e dei soci Francesco Colonna Venisti, Giovanni de Pergola e Valentino Valentini.

La conclusione come per prassi è stata di Lino Pignataro, Assistente del Governatore Luigi Palombella.
Lino ha porto i saluti del Governatore, rivolti, in particolare, al Consigliere Fracassi ai cui genitori è stato legato da rapporti di amicizia e di colleganza, e si è, quindi, complimentato con gli Oratori per la trattazione dell’argomento della serata e con il Presidente D’Alessandro per l’organizzazione dell’importante serata relativa alla tutela dei diritti, tema assai caro al Sodalizio teso alla costruzione del bene comune e all’Amicizia e alla Pace nel mondo.

In tal senso l’Assistente del Governatore ha voluto ricordare i 70 anni di attività dell’UNESCO, la sua complementarità con il R.I e la partecipazione ai festeggiamenti a Parigi da parte del Presidente del Rotary International Gary C.K. Huang, festeggiamenti che sono stati tra la domenica delle Palme e quella della Santa Pasqua 2015.

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30/03/2015 - Riforme della Giustizia, organizzazione e diritti: una questione di governance?

Cons. Dott. Valerio Fracassi, Consigliere del CSM, e Cons. Dott. Giuseppe Rana

Carmen Russo

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