L’Imprenditoria Giovanile in Puglia

La folta presenza di giovani rotaractiani all’interclub organizzato dal RC Bari Sud (insieme ai RC Bari Castello, Bari Mediterraneo e i Rotaract cittadini) ha testimoniato, ove mai ce ne fosse bisogno, quanto interesse e attenzione i giovani dedicano ai temi del lavoro. Negli anni 80/90 del secolo scorso, ha sottolineato il Presidente Giancarlo Chiaia in apertura di seduta, erano pochi i laureati che andavano fuori Regione per lavorare. Ora, invece, sembra quasi scontato che un laureato debba emigrare se vuol trovare un lavoro soddisfacente. Di qui l’invito del Presidente ai giovani a non arrendersi, a non considerare ineluttabile il trasferirsi altrove per lavorare perché, con determinazione passione e volontà, si possono realizzare sogni e progetti anche nella propria terra.

Ne sono una viva testimonianza le storie raccolte nel libro “Si può”, scritto da Bepi Costantino (diverse copie del libro sono state generosamente donate dall’autore ai soci presenti). Intervistato e sollecitato dal giornalista Michele Marolla, Bepi Costantino ha tracciato il percorso che lo ha portato ad occuparsi di produzione sostenibile. La sostenibilità (termine quanto mai abusato negli ultimi tempi e spesso citato a sproposito) si concretizza solo con il “tavolino a tre gambe”. Intendendo, con questa felice espressione, che la sostenibilità deve essere ambientale, economica e sociale e che nessuna di queste tre caratteristiche può essere trascurata. Si pensi, ad esempio, all’insediamento iniziale dell’Italsider: un fallimento, perché mancava della sostenibilità ambientale.

Francesco Giordano