18 maggio 2020   " Dove sta andando l' economia mondiale? Quale impatto avrà il Covid 19? "   Relatore Dominick Salvatore

Proviamo ad uscire dallo stretto ambito nazionale e considerare gli effetti che questa pandemia avrà sull'economia dell'intero pianeta. A guidarci in questo viaggio virtuale un relatore eccezionale di fama mondiale, il prof. Dominick Salvatore, il cui lunghissimo curriculum spazia dall'insegnamento in molte prestigiose università alla collaborazione con giornali di economia e alla publicazione di numerosi libri, senza trascurare il ruolo di Consulente delle Nazioni Unite, del Fondo Monetario e dell'Economic Policy Institute di Washington. Arduo il compito del nostro presidente Roberto Scaravaglione, che ha cercato, nella sua presentazione, di sintetizzare un curriculum cosi ricco. E' toccato poi a Maurizio Raeli, amico di vecchia data di Dominick, tracciare un suo profilo umano e sottolineare lo stretto legame che Dominick Salvatore ha sempre conservato con l'Italia, ricordando anche la sua idea sugli Italiani i quali, a suo dire, si cacciano spesso nei guai peggiori ma sono alla fine capaci di uscirne alla grande.

Non usa mezze parole, Dominick Salvatore, nel delineare il pauroso scenario dell'economia mondiale nei prossimi anni e nel tracciare la storia recente dell'origine del virus, che nascerebbe in un istituto di ricerca a Wuhan e della cui presenza, già nota a novembre 2019, la Cina non avrebbe avvertito l'OMS. I danni economici provocati dal Covid 19 trovano una qualche somiglianza con quelli conseguenti all'epidemia di Spagnola negli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale. Ma la capacità di reazione dei singoli Paesi a questa crisi tremenda è molto diversa, cosi come sarà diversa, da paese a paese, la ripresa dell'economia e il lento ritorno ad una situazione di normalità. Preoccupante,secondo Dominick Salvatore, è l'atteggiamento dell'Europa, che lui definisce "invertebrata", senza spina dorsale e senza una politica comune di ampio respiro. A suo dire, l'Europa avrebbe dovuto appoggiare Trump nel suo  tentativo di far ammettere  

 alla Cina la prima responsabilità dell'epidemia e non ricercare, come fatto da alcune nazioni, improbabili appoggi e sostegni  da parte di un paese comunque retto da un regime totalitario e desideroso di affermare una sua egemonia politica ed economica.

Solo una politica comune dei paesi occidentali potrà rendere più concreto e veloce il cammino verso la ripresa. Come rotariani, non possiamo che sperare che il concetto di bene comune e di servizio prevalga alla fine sui piccoli e talvolta meschini interessi particolari.

Francesco Giordano