Mentre noi “cittadini“ viviamo l’angoscia delle restrizioni dovute all’epidemia e guardiamo con apprensione al colore che di volta in volta viene assegnato alla nostra regione, non meno facile è la vita di quanti vivono e operano nelle campagne. Il flagello Xilella, con le sue conseguenze devastanti sugli uliveti, non è affatto da meno dell’epidemia di coronavirus.

E’ stata proprio l’agricoltura l’argomento principale di una serata ricca di spunti e contenuti, organizzata dal Rotary Club Bari Sud con la partecipazione di un folto gruppo di altri club rotariani e rotaractiani. “Una serata a me molto cara” l’ha definita il presidente Gennaro Ranieri nel suo intervento di apertura,” avendo vissuto di persona il problema Xilella” nella veste di commissario ARIF.

Tutti i relatori hanno sottolineato l’esigenza di pensare positivo. Il prof. Teodoro Miano ha illustrato un ambizioso piano di rigenerazione sostenibile, che vede coinvolte molte istituzioni di rilievo quali le Università di Bari e del Salento, il Politecnico di Bari, il CNR e il CIHEAM. Indispensabile disporre di una visione di medio lungo termine per il territorio rurale. Idea condivisa anche dall’on. Paolo De Castro, che ha ribadito la necessità di fare buon uso delle risorse europee per fare un salto di qualità e portare reddito agli agricoltori. Occorre superare la cultura individualista e darsi una nuova dimensione organizzativa. Un comparto che rappresenta il 50% della forza lavoro della Puglia, a parere dell’assessore Donato Pentassuglia, deve recuperare un diverso approccio culturale, di condivisione e di cooperazione, che porti la Puglia a riprendere il ruolo che le compete.

D’accordo con i relatori, in conclusione di serata, il governatore Giuseppe Seracca Guerrieri, direttamente colpito dal fenomeno xilella, ma disposto a girare pagina e ad abbandonare inutili recriminazioni per rimettersi subito al lavoro.